Dura lezione di negoziazione
2025-06-17il post è relativo alla visita dei Libanesi in Italia. La mentalità della negoziazione.
Ieri la riflessione era sulla difficoltà, per non saper fare sistema, della realizzazione del trzo scenario. L’esempio su coloro che sono interessati al secondo scenario (concorrenza spietata) e usano la strategia del cavallo di troia per dare l’impressione di essere interessati al terzo scenario (qualità definita e agroalimentare di territorio), è nell’azione dei francesi per il controllo della gestione di parmalat. Questi francesi hanno già in pancia i marchi Galbani, Locatelli, Invernizzi, Cademartori e a molti italiani, sia a casa loro che al risotrante, questi marchi rievocano il loro territorio. Ora non più il marchio resta il territorio, anche se impossibile, è stato delocalizzato.
Come filiera il fatto che parmalat sia dei francesi o di altri ha ben poca importanza. Il latte italiano che veniva utilizzato per riempire ciascuna confezione, era davvero ben poco. La battaglia dei francesi e di assicurarsi che il consumo di latte non sia tedesco, o polacco, o altro. ma, dato che in francia producono molto di più di quanto consumano (latte + formaggi), ecco che è un bene assicurarsi dove poter far confluire le proprie eccedenze.
In passato ho avuto alcuni contatti con parmalat e non son o preoccupato delle rispercussioni per la filiera italiana. Bruciano molto, ma molto di più, tutti i tipi di formaggio con i grandi marchi Locatelli, Galbani (ma vi ricordate che era di Federconsorzi?), Invernizzi (è la mia infanzia) e Cademartori, questo si che è un colpo mortale. Ma qualcuno ha avuto qualcosa da dire? Adesso solleveranno un polverone su parmalat ma a parmalat del latte italiano non gliene ne mai fregato molto.
L’esempio del non saper fare sistema è sotto gli occhi di tutti, non meravigliamoci se i figli o le leve giovani NON sentano appeal in quello che lasciamo. Hanno ragione loro peggio di così’ non potevamo fare.
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