nullo die sine linea
2025-02-24scrivere e leggere sono legate alla riflessione profonda. diversamente dovremmo trovare altri verbi. Balbettare, mormorare, altro
Ma al di là dei rimorsi e dei rimpianti hai vissuto dei fatti dolorosi? Che hanno messo in discussione il tuo senso di operatività?
Diversi dolorosi, tragici, fastidiosi, preoccupanti, che avevano la potenzialità di mettere in discussione i ruoli di diverse persone e famiglie. Il senso di responsabilità sociale per me, anzi per noi, è sempre stato importante.
Dimmene uno.
Mi fa male parlarne. Ma lasciami il tempo di farti entrare: il fatto è tragico, e incredibilmente stupido.
Nel 2003 vengo contattato da due agenti del Nas che hanno la necessità di parlare con me con il loro comandante. Li incontro per ben due volte al Ristorante l’Isola di Lodi. Loro venivano da Bologna. Stavano eseguendo una indagine che partiva da S. Marino e riguardava la commercializzazione in nero di materie prime per il settore zootecnico. Per una Società che opera nel settore con almeno una trentina di specialità veterinarie, quella era musica. “Si siamo a buon punto ma il PM vuole di più, insiste per sradicare il circuito del Cloramfenicolo.”. Perché lo chiedete a me. “Perché lei ha una conoscenza ampia e poi per alleggerire il peso di alcuni suoi collaboratori”. Questa seconda frase chiuse la cena. Fate quello che volete. Io non so niente di Cloramfenicolo o di altro e se avete dei fatti su collaboratori vicini a me, andate avanti.
Il 19 Febbraio del 2004 vengo arrestato alle 5 del mattino e leggo che anche altri tre collaboratori stanno subendo la stessa sorte. Mi consegnano una documentazione di almeno 1000 pagine, che non leggo ma che è evidente che riguardava gli incontri con gli agenti del Nas di Bologna.
Dopo 4 giorni ho l’incontro con l’imbecille. Avrei detto stupido, il personaggio descritto molto bene, con uno specifico trattato, da C.M. Cipolla: uno stupido. Ma lo stupido è colui che fa del male agli altri e lo fa anche a se stesso. L’imbecille (in baculus) si divide in diverse tipologie. Io ho incontrato l’imbecille avido di fama quindi insicuro e bisognoso di affermazione esterna, ma sicuro di non rischiare assolutamente niente: il peggio del peggio. L’imbecille in questione è un PM, preferisco la sigla PdM, tale M.C. Ma non è solo imbecille è ancora più pericoloso perché amante degli scoop che lo possano riguardare: l’esordio fu “Mi spiace che ci sia stata la morte di Pantani, il ciclista, poiché senza questo, saremmo andati n on solo su televideo, ma avremmo tenuto per alcuni giorni le aperture di tutti i telegiornali.”. Lui era davanti a me, mentre dietro vi erano i due agenti del Nas con i quali avevo cenato, mancava il loro comandante. L’imbecille amante degli scoop chiede “Lei ha un soprannome nel settore?”. Rispondo che proprio non lo so. Ho degli amici che mi chiamano Penna Bianca, per i capelli. “Arsenio Lupin?”. E qui mi appare del tutto evidente che l’imbecille è pericoloso perché oltre che mancante di suo ed amante di scoop si avvale di agenti, i quali non potevano non sapere l’evidenza, che lo favoriscono, anzi lo aizzano: i co-imbecilli. E quindi la pericolosità è altissima. Il mio Angelo custode mi illumina. Rispondo di getto, dicendo che se Arsenio Lupin è stato detto da attori del settore zootecnico, solamente degli incompetenti, possono pensare al personaggio della letteratura. Un minima conoscenza del settore avrebbe chiarito che si tratta sempre di Acido Arsanilico, utilizzato in Usa e in altri Paesi per curare l’istomoniasi dei tacchini e la diarrea dei suini e dei conigli, ma proibito in Europa. “Ci sono le intercettazioni”. Gli rispondo che nessuno mi ha mai chiamato Arsenio Lupin ma che se due del settore hanno soltanto detto “Arsenio Lupin” si riferivano all’acido arsanilico. Poi l’imbecille fa il botto: “MV dice a CB che non ha sufficiente Amoxicillina al momento e gli fornisce il numero di un commerciante”. Qui l’imbecille mi appare come in una visione trasfigurante, avvolto da una nube celeste, luminoso, il massimo dello scoop dell’imbecille ed anche stupido. La mia risposta è lapidaria e blocco l’avvocato che, a sua volta, mi voleva bloccare, ma MV è sangue del mio sangue.
Signor Funzionario, noi siamo una industria che produce farmaci per uso veterinario. Così come altre 7-8 industrie. L’Amoxicillina è il principio attivo più utilizzato. Tutte le industrie, noi compresa, abbiamo almeno 3-4 tonnellate di Amoxicillina pura nei magazzini, almeno 2 tonnellate di Amoxicillina diluite e pronte per essere consegnate e abbiamo 4-5 tonnellate in arrivo per nave. Quanto le è stato riferito non è veritiero, ma per comprovarlo basta verificare i libri magazzino. I libri magazzino sono vidimati ed una copia è presso la ASL locale e credo anche in Regione ed al Ministero. Se MV dice che non ha Amoxicillina è perché non vuole avere contatti. L’Amoxicillina difficilmente viene trattata da commercianti in quanto le industrie con AIC preferisco, e da tempo, il contatto diretto con il Produttore, normalmente cinese o indiano. Se la vostra indagine si basa su questa affermazione è sbagliata.
L’imbecille si gira verso gli altri compari che contraggono le spalle: non hanno verificato il magazzino. L’Avvocato presenta le scritture di magazzino storico e loro potranno verificare con le date le esistenze. Le quantità erano quelle che avevo indicato io. L’avvocato, davanti all’imbecille, mi chiede se sono sicuro di quanto detto su Arsenio Lupin e mi chiede di poter condividere con tutti gli altri colleghi (erano 90 i cittadini che sono rientrati nella tragedia dell’imbecille), confermo. Ascoltando le intercettazioni i cui si parla in maniera evidente di Arsanilico, di 100 e 200 kg risulta, in maniera chiara che la trascrizione negli atti è stata falsificata. Il da chi ed il perché è un’altra faccenda.
Il 5 marzo lo stesso Gip di Rimini rimette in libertà me ed i tre colleghi. Il 13 marzo il Tribunale della Libertà accoglie le richieste della mia difesa. Il Tribunale di Bologna annulla l’ordinanza di arresto nella parte riferita a me ed ai 3 colleghi, perché, come riportato nelle corpose motivazioni, totalmente insussistente. MC e la sua Procura ricorrono in Cassazione, che il 19 ottobre rigetta il ricorso e conferma la sentenza del Tribunale di Bologna. MC trasmette ad altra Procura, quella di Monza, il fascicolo: se la vedano loro. Il 22 Novembre del 2007 il Gip di Monza archivia il procedimento.
Dato che il nostro ordinamento prevede la possibilità di ottenere una riparazione per l’ingiusta detenzione subita, viene fatta, da apposito avvocato la richiesta, e il 18/02/2009 riconosce il diritto all’ingiusta detenzione: 5000 euro pagati con i soldi delle tasse versate dai cittadini.
Patimmo un danno mentale fortissimo, anche per ogni risorsa e collega che operava con noi, il risultato fu di una flessione di 2 milioni di euro per due anni, come fatturato. I concorrenti inviavano copia degli avvenimenti pubblicati in Internet ad ognuno (fornitore e cliente) che aveva un contatto con noi. Le iene ci sono e sempre ci saranno.
Nel 2011 un alto funzionario del Ministero della Salute mi facilitò l’incontro, nel proprio ufficio, del Capitano dei NAS a livello nazionale; era un Colonnello andato in pensione da 2 mesi. Lesse il rapporto con le intercettazioni e le trascrizioni negli atti, lesse la parte relativa alle esistenza di magazzino. Mi guardò e mi disse: Non ho dubbi su quanto lei riporta e che ha favorito il nostro incontro la conosce molto bene. Che può fare? Due cose: la prima è fare un esposto. Che fine farà l’esposto? Poco e nulla. I militari citati hanno precedenti attività finite bene. Forse si proverà che una agenzia oppure un call center ha fatto degli errori tra l’intercettazione e la trascrizione, e tutto finirà lì. Per il PM non succederà assolutamente niente. Quella è un’altra parrocchia. La seconda cosa, ed è il mio consiglio spassionato, resti a credito. E’ evidente che ha subito un danno. Resti a credito. L’istituzione lo sa che è a credito. Ma faccia ciò che crede.
Due anni dopo mi telefonò un funzionario della TV perché voleva portare in un programmo il nostro caso, come altri casi di malagiustizia. Risposi di no, che non ero disponibile.
Beh, doloroso è stato doloroso.
Vedi è l’imbecille che mi fa rabbia e il motivo, sicuramente pecuniario, che ha reso possibile la falsificazione. Ed è il rischio per le 50 persone e per i posti di lavoro. Ma questo fa parte della commedia.
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